Missione 5 del PNRR: Un Percorso Verso una Crescita Inclusiva e Sostenibile per l'Italia

12 Dicembre 2023
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La Missione 5 del PNRR- Inclusione e Coesione, ha un ruolo di grande rilievo nel perseguimento degli obiettivi, trasversali a tutto il piano, di sostegno all’empowerment femminile e al contrasto alle discriminazioni di genere, di incremento delle prospettive occupazionali dei giovani, di riequilibrio territoriale e sviluppo del Mezzogiorno e delle aree interne.

Per accompagnare la modernizzazione del sistema economico del Paese e la transizione verso un’economia digitale, sostenibile ed inclusiva risulta centrale l’attuazione di politiche sociali e di sostegno alle famiglie e ai lavoratori, in particolare alle donne, ai giovani, agli anziani e alle persone con disabilità. Nonostante gli importanti sforzi compiuti negli ultimi anni, in Italia queste politiche devono essere ancora notevolmente rafforzate ed essere inserite in una programmazione organica e di sistema che abbia lo scopo di garantire la parità di genere, la formazione e la riqualificazione dei lavoratori, la qualità dei posti di lavoro creati, ma anche di migliorare l’equità sociale, la solidarietà intergenerazionale e la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro. Parallelamente, il riequilibrio territoriale e lo sviluppo del Mezzogiorno e delle aree interne, dovrebbero mirare ad aumentare l’attrattività dei territori a maggior rischio di spopolamento, accrescere le opportunità di lavoro e affermare il diritto a restare per le nuove generazioni, nonché a migliorare le condizioni di occupabilità delle donne.

La Missione 5 del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), che può contare su un budget totale di 29,88 miliardi di euro (che corrisponde al 12,71% dell'importo totale del PNRR, di cui 19,86 miliardi dal Dispositivo per la Ripresa e la Resilienza, 2,77 miliardi dal Fondo complementare e 7,25 dal React EU) si propone proprio questi obiettivi.

Le opportunità per le PMI

La Missione si articola in tre componenti, ognuna delle quali prevede diversi strumenti e opportunità a favore della crescita inclusiva e sostenibile delle imprese: 

  1. Politiche per il lavoro

Questa componente ha come obiettivo fondamentale il miglioramento del mercato del lavoro attraverso una serie di iniziative strategiche. Per porre rimedio agli scarsi investimenti nelle competenze, e al conseguente rallentamento della transizione verso un'economia basata sulla conoscenza, sono previsti investimenti in attività di upskilling, reskilling e life-long learning, che mirano a far ripartire la crescita della produttività o migliorare la competitività delle PMI e delle microimprese italiane. La formazione e il miglioramento delle competenze, in particolare quelle digitali, tecniche e scientifiche, servono a migliorare la mobilità dei lavoratori e fornire loro le capacità di raccogliere le future sfide del mercato del lavoro.

Per le imprese che vogliono investire nella formazione dei propri lavoratori occupati, è stato rafforzato il Fondo nuove competenze, istituito per consentire alle aziende di rimodulare l’orario di lavoro, al fine di favorire attività di formazione (sulla base di specifici accordi collettivi con le organizzazioni sindacali). In questo modo, individuato il fabbisogno formativo per la specifica azienda, il settore o il territorio, si assicura l’aggiornamento professionale richiesto mettendo in capo alle risorse del Fondo il costo delle ore trascorse in formazione.

Un altro investimento che riguarda molto da vicino le imprese è quello per il “Sistema duale”. Il duale è una modalità di apprendimento basata sull’alternanza di momenti formativi “in aula” (presso un’istituzione formativa) e momenti di formazione pratica in “contesti lavorativi” (presso un’impresa/organizzazione). Ai datori di lavoro privati di tutti i settori che attivano percorsi in duale spettano sgravi contributivi e fiscali, sgravi retributivi e incentivi economici.

Tra gli investimenti più interessanti rientra poi quello relativo alla creazione di imprese femminili, con l’obiettivo di favorire l’indipendenza economica delle donne aumentando i livelli di partecipazione femminile nel mercato del lavoro grazie a investimenti economici e servizi di supporto. A valere sulle risorse del PNRR, Invitalia gestisce l’incentivo nazionale che sostiene la nascita e il consolidamento delle imprese guidate da donne Fondo Imprese Femminili. Inoltre sono stati stanziati 200 milioni di euro del PNRR a favore dell'imprenditoria femminile sugli sportelli già aperti delle misure Smart&Start Italia e ON - Oltre Nuove Imprese a Tasso zero. Smart&Start Italia è l'incentivo che sostiene la nascita e la crescita delle startup innovative finanziando progetti compresi tra 100.000 euro e 1,5 milioni di euro. ON - Oltre Nuove imprese a tasso zero è l’incentivo per i giovani e le donne che vogliono diventare imprenditori. Le agevolazioni sono valide in tutta Italia e prevedono un mix di finanziamento a tasso zero e contributo a fondo perduto per progetti d’impresa con spese fino a 3 milioni di euro, che può coprire fino al 90% delle spese totali ammissibili.

  1. Infrastrutture sociali, famiglia, comunità e terzo settore

Questa componente valorizza la dimensione “sociale” delle politiche sanitarie, urbanistiche, abitative, dei servizi per l’infanzia, per gli anziani, per i soggetti più vulnerabili, così come quelle della formazione, del lavoro, del sostegno alle famiglie, della sicurezza, della multiculturalità, dell’equità tra i generi. Gli interventi previsti interessano le persone più fragili, nella loro dimensione individuale, familiare e sociale. In particolare, questa componente mira a intercettare e supportare situazioni di fragilità sociale ed economica, sostenere le famiglie e la genitorialità.

Specifiche linee d’intervento sono dedicate alle persone con disabilità e agli anziani, a partire dai non autosufficienti. Esse prevedono un rilevante investimento infrastrutturale, finalizzato alla prevenzione dell’istituzionalizzazione attraverso soluzioni alloggiative e dotazioni strumentali innovative che permettano di conseguire e mantenere la massima autonomia, con la garanzia di servizi accessori, in particolare legati alla domiciliarità, che assicurino la continuità dell’assistenza.

Le politiche di inclusione, principalmente rivolte alle fasce più svantaggiate della popolazione, sono ulteriormente supportate da interventi volti a potenziare l'edilizia pubblica residenziale, l'housing temporaneo (come strutture di accoglienza temporanea per individui senza dimora o in difficoltà economica) e l'housing sociale, che offre alloggi a canone ridotto, ad esempio, a studenti o famiglie a basso reddito.

Parallelamente, gli interventi dedicati alla costruzione o ristrutturazione di edifici destinati a persone con gravi disabilità o anziani non autosufficienti si inseriscono in un più ampio contesto di rigenerazione urbana, con notevoli ricadute sulla riqualificazione delle aree più vulnerabili del paese, tra cui le periferie e le zone interne.

L'importanza di queste iniziative è ulteriormente enfatizzata dal riconoscimento del valore sociale dell'attività di cura, con l'obiettivo di alleggerire i carichi tradizionalmente sostenuti all'interno delle famiglie, spesso a carico delle donne, e conseguentemente di incoraggiare una maggiore partecipazione femminile al mercato del lavoro. Inoltre, l'espansione dei servizi alla persona non solo migliora la qualità della vita, ma rafforza anche un settore in cui il lavoro femminile è preponderante.

  1. Interventi speciali per la coesione territoriale

Le Zone Economiche Speciali (ZES) rappresentano una parte significativa del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) italiano. Queste zone sono situate principalmente nel Mezzogiorno d'Italia e sono caratterizzate da una legislazione economica favorevole, progettata per attrarre investimenti, stimolare lo sviluppo economico e creare opportunità occupazionali.

Attualmente, sono state istituite diverse ZES in varie regioni del Mezzogiorno, tra cui la Campania, la Calabria, le zone ioniche interregionali (Puglia e Basilicata), le zone adriatiche interregionali (Puglia e Molise), la Sicilia occidentale, la Sicilia orientale e l'Abruzzo e la Sardegna.

Per rendere più agevoli le procedure amministrative per le imprese che desiderano insediarsi nelle ZES, è stato creato il "Digital One-Stop Shop ZES", il sistema informatico che semplifica gli investimenti nelle ZES permettendo il rilascio dell’autorizzazione unica al progetto da parte dei Commissari straordinari in maniera rapida e completamente digitale.

Oltre alle ZES, il PNRR prevede anche misure mirate a sostenere le cosiddette "Aree Interne" dell'Italia. Queste aree rappresentano una parte significativa del territorio italiano e condividono caratteristiche simili, come ricchezze naturali, paesaggistiche e culturali, ma spesso affrontano sfide legate all'isolamento dai grandi centri urbani e ai problemi demografici ed economici. Il PNRR mira a invertire questi trend negativi attraverso investimenti nelle infrastrutture sociali di comunità e il potenziamento dei servizi sanitari di prossimità.

La Missione 5 del PNRR rappresenta un'opportunità significativa per l'Italia per realizzare una crescita economica inclusiva e sostenibile, promuovendo la parità di genere, migliorando le prospettive lavorative dei giovani e rafforzando il tessuto sociale e territoriale del paese. La sua implementazione efficace sarà cruciale per il futuro dell'Italia e per il benessere di tutte le cittadine e i cittadini.

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