I visti lavorativi nel Regno Unito dopo la Brexit

23 Novembre 2023
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La Brexit ha rivoluzionato il sistema dei visti lavorativi nel Regno Unito, influenzando l'immigrazione, le opportunità di lavoro e i nuovi requisiti per i lavoratori stranieri. Scopri di più!

La Brexit ha portato significative trasformazioni nei rapporti tra il Regno Unito e il resto del mondo, in primis con l’Europa. Tra i diversi cambiamenti, quello che ha senz’altro colpito più direttamente la vita di moltissimi cittadini europei è stata l’introduzione dei visti per l’ingresso e la permanenza oltremanica, ed in particolare dei visti per lavoro.

La fine della libera circolazione con l'Unione Europea avvenuta il 1° gennaio 2021, infatti, ha segnato l'inizio di una nuova era per lo spostamento dei lavoratori stranieri verso il Regno Unito. Tra le principali motivazioni che spinsero i cittadini britannici a votare a favore dell’uscita dall’UE vi era anche il ritorno al pieno controllo dei confini territoriali, imponendo un sistema più restrittivo, mirato a regolare l'immigrazione e a garantire che le opportunità lavorative fossero offerte prima di tutto ai cittadini britannici.

Il rallentamento della migrazione dei lavoratori europei nel Regno Unito

Ed in effetti, la Brexit ha radicalmente cambiato il panorama migratorio del Regno Unito, con impatti differenziati nei vari settori e una serie di sfide da affrontare per garantire un equilibrio tra la domanda e l’offerta di lavoro, soprattutto a causa delle forti restrizioni introdotte con il nuovo sistema di immigrazione. Infatti, i nuovi stringenti requisiti per l'immigrazione, tra cui un sistema a punti e un requisito di reddito minimo elevato, hanno creato una significativa carenza di lavoratori europei in settori chiave come trasporti, magazzini, commercio, alloggio, ristorazione, industria manifatturiera, edilizia e amministrazione. I comparti caratterizzati da manodopera meno qualificata sono stati quelli che hanno sofferto maggiormente il mancato afflusso di lavoratori europei e, nonostante il rilascio di visti supplementari per i lavoratori stagionali, il nuovo sistema migratorio non è stato in grado di compensare la precedente affluenza di forza lavoro possibile grazie alla libera circolazione delle persone. Basti pensare che nel 2021 sono stati concessi meno di 30.000 visti per lavoro temporaneo, sollevando non poche domande sull’effettiva efficacia di questo strumento nel fornire alle aziende britanniche manodopera per lavori meno qualificati.

Secondo uno studio pubblicato da UK in a Changing Europe e Centre for European Reform, l'uscita del Regno Unito dall'Unione Europea ha comportato un carenza di 330.000 lavoratori nell'economia britannica.

I dati hanno evidenziato che nel settembre 2022 i lavoratori di origine europea presenti nel Paese oltremanica erano 460.000 in meno rispetto a quanto previsto se il Regno Unito fosse rimasto nell'UE. Questo dato è stato solo parzialmente compensato da un aumento di circa 130.000 lavoratori non europei. Tuttavia, la perdita netta di lavoratori ammonta a circa l'1% della forza lavoro.

L'immigrazione proveniente da percorsi non legati al lavoro, invece, come i rifugiati dall'Ucraina e da Hong Kong e gli studenti, è aumentata notevolmente.

Come funziona il nuovo sistema di visti lavorativi nel Regno Unito

Per poter lavorare nel Regno Unito è fondamentale comprendere le diverse opzioni di visto disponibili. Ecco una panoramica delle principali categorie di visti per lavoratori stranieri:

              1. Visto per lavoratori qualificati (Skilled Worker Visa)

Per essere idonei a questa categoria di visto, è necessario soddisfare i seguenti requisiti:

  • aver ricevuto un'offerta di lavoro da un datore di lavoro autorizzato dall'Home Office, al livello di competenza richiesto;
  • ricevere una retribuzione pari o superiore alla soglia salariale minima pertinente stabilita dal datore di lavoro (solitamente £25.600 o il livello attuale per la posizione, a seconda di quale sia più alto);
  • dimostrare una conoscenza dell'inglese a un livello intermedio B1, secondo il Quadro Comune Europeo di Riferimento per le Lingue.

Le richieste di visto per lavoratori qualificati devono essere trasmesse tramite il sito gov.uk.

2. Visto per il settore sanitario (Health and Care Visa)

Questo visto è rivolto a coloro che lavorano in settori sanitari ammessi dalla nuova normativa e hanno ricevuto un'offerta di lavoro dal NHS (National Health Service), dal settore dell'assistenza sociale o da organizzazioni correlate al NHS.

Per ottenere questo visto è anche necessario dimostrare la conoscenza dell'inglese e soddisfare i requisiti del percorso dei lavoratori qualificati. La Health and Care Visa offre un processo di richiesta più rapido, tariffe di iscrizione ridotte e supporto dedicato.

3. Visto talento globale (Global Talent Visa)

Il visto Talento Globale è progettato per individui altamente qualificati che desiderano lavorare nel Regno Unito senza necessariamente avere un'offerta di lavoro. Questa categoria copre diverse aree, tra cui scienza, umanistica, ingegneria, arti (come cinema, fashion design e architettura) e tecnologia digitale. Gli scienziati e i ricercatori di spicco possono beneficiare di un processo di approvazione accelerato tramite il programma STEM (Science, Technology, Engineering and Mathematics).

4. Visto per lavoro temporaneo (TIER 5)

Il visto di lavoro stagionale nel Regno Unito è un'opportunità per diverse categorie di professionisti e lavoratori temporanei. Per ottenerlo, è necessaria la sponsorizzazione da parte di un datore di lavoro britannico con licenza di sponsor.

Le categorie principali di questo visto includono:

  • Charity Worker Visa: per attività di volontariato non retribuito con validità massima di 12 mesi;
  • Creative and Sporting Visa: per sportivi e lavoratori creativi con validità massima di 12 mesi, con possibilità di estensione;
  • Government Authorised Exchange Visa: per esperienze di lavoro, formazione, studio linguistico o ricerca, con validità di 12 o 24 mesi;
  • International Agreement Worker Visa: per lavoratori temporanei con contratti internazionali, con una durata fino a due anni;
  • Religious Worker Visa: per lavori religiosi non pastorali o in ordini religiosi, con una durata massima di due anni;
  • Seasonal Worker Visa: per lavori agricoli stagionali fino a 6 mesi.

5. Altre Opzioni di Visto

Oltre alle categorie principali, esistono altre opzioni di visto, come il visto Start-up e Innovator, ideali per chi vuole avviare o investire in un'attività nel Regno Unito.

Il panorama dei visti lavorativi nel Regno Unito ha subìto una profonda trasformazione in seguito alla Brexit. La questione dei lavoratori stagionali rimane un punto dolente e potrebbe richiedere ulteriori valutazioni e aggiustamenti nel sistema di visti. La situazione è complessa e in evoluzione, con fattori come la guerra e la ripresa economica che influenzano notevolmente i risultati. Tuttavia, ciò che è certo è che il Regno Unito sta affrontando un nuovo panorama migratorio e lavorativo post-Brexit che sta ancora prendendo forma.

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