FMI: previsioni di crescita record per l'Arabia Saudita

5 Settembre 2022
saudi Arabia

Il Fondo Monetario Internazionale (FMI) ha pubblicato uno studio sulla performance economica dell’Arabia Saudita. Secondo gli esperti dell’organizzazione internazionale,  istituita a seguito degli accordi della conferenza di Bretton Woods nel 1944, il più grande paese della penisola arabica si prepara ad una crescita economica record per il 2022.

Il robusto aumento del Prodotto Interno Lordo si basa sul  deciso aumento dei prezzi internazionali delle materie prime energetiche,  sulle radicali riforme adottate  a favore delle imprese, sul recupero delle attività produttive dopo la recessione indotta dalla crisi sanitaria globale del  2020.  Secondo le stime degli economisti del FMI , il PIL dovrebbe aumentare del 7,6%, la crescita più rapida in quasi un decennio.

Nonostante i prezzi più elevati delle importazioni, nel periodo di riferimento  l'inflazione dovrebbe rimanere contenuta al 2,8%. La banca centrale saudita adotta una politica monetaria  in linea con gli orientamenti della  Federal Reserve statunitense. Le finanze pubbliche e la posizione sull'estero si rafforzeranno notevolmente grazie all'aumento delle entrate non petrolifere e ai maggiori proventi delle esportazioni di petrolio.

Per l’Esecutivo saudita  sarà importante mantenere il controllo della spesa pubblica in una fase storica di maggiori proventi petroliferi.  Il Governo ha spazi per adottare provvedimenti per una spesa sociale più mirata e per proseguire nella diversificazione economica. I miglioramenti nella politica fiscale e nell'amministrazione delle entrate,  per aumentare le tasse dalle attività non petrolifere, potranno aiutare  a sostenere le politiche di risanamento strutturale del bilancio pubblico.

Gestire le entrate petrolifere in modo sostenibile, in modo che la spesa non aumenti/diminuisca in linea con il prezzo del petrolio, promuoverebbe la stabilità fiscale e impedirebbe il ritorno ai precedenti cicli di boom e bust trainati dal petrolio. Le riforme dei prezzi energetici nazionali per favorire la convergenza con i prezzi internazionali dei  carburanti  genererebbero risparmi fiscali e sosterrebbero gli obiettivi climatici delle autorità, stabiliti nel programma strategico Saudi Green Initiative.

Gli attuali sforzi  per rafforzare gli ammortizzatori sociali,  attraverso interventi mirati, potranno  proteggere i più vulnerabili da bollette energetiche più elevate. Il settore finanziario rimane resiliente e i rischi sistemici sono bassi grazie alla vigilanza della Banca Centrale.  L'aumento dei tassi di interesse avrà  un impatto limitato sull'economia saudita in un contesto di prezzi petroliferi elevati e forte liquidità. I  miglioramenti del quadro regolatorio del settore finanziario ed il monitoraggio  dei prestiti ipotecari sono importanti strumenti  per evitare che i rischi.

Il fondo sovrano dell'Arabia Saudita, il Fondo di investimento pubblico, dovrebbe continuare a concentrarsi su rendimenti elevati e un maggiore coinvolgimento del settore privato, anche mentre continua a realizzare i grandi progetti. L’attuazione delle politiche di Vision 2030 contribuirà a diversificare e liberalizzare l'economia, aprendo così la strada a una crescita più stabile.    

L'Arabia Saudita sta adottando misure straordinarie per migliorare l'ambiente imprenditoriale, attrarre investimenti esteri e creare occupazione nel settore privato. Queste iniziative, unite alla governance e alla riforma del mercato del lavoro, hanno reso più facile fare impresa (un'impresa può essere registrata in soli tre minuti), aumentato il numero di stabilimenti industriali, migliorato la partecipazione femminile alla forza lavoro.

Oltre alla rimozione delle restrizioni formali e della legislazione che garantisce la parità di occupazione, la partecipazione femminile alla forza lavoro ha beneficiato di sussidi ai trasporti fino all'80% per il costo di una tariffa del taxi, incentivi da parte dei datori di lavoro per l'assunzione di donne saudite e assistenza all'infanzia. Di conseguenza, la percentuale di donne saudite occupate è raddoppiata negli ultimi quattro anni al 33 per cento, superando l'obiettivo del 30 per cento fissato nel piano 2030 e la media del 27 per cento per il Medio Oriente e il Nord Africa.

La digitalizzazione è accelerata durante la fase pandemica, compresi i servizi sanitari online, i tribunali virtuali, l'apprendimento a distanza ed una piattaforma finanziaria online per gli appalti pubblici nota come Etimad. Le prospettive economiche dell'Arabia Saudita sono positive.  Il mantenimento della prosperità a lungo termine del Regno dipende dal percorso delle riforme.

A cura di Agenzia ICE