Bio Made in Italy: le eccellenze italiane conquistano il mondo

29 Marzo 2023
Bio food made in italy

Il biologico italiano ha conosciuto una crescita esponenziale negli ultimi 10 anni, raggiungendo milioni di consumatori in Italia, ma anche e soprattutto all’estero. Ecco quali sono i numeri del settore, i trend in atto e i mercati su cui puntare.

Seppur in un momento di debolezza congiunturale internazionale, la domanda di prodotti biologici è in una fase di rapida crescita in tutto il mondo. Se da un lato l’incremento della domanda è il risultato di una maggiore consapevolezza dei benefici derivanti dall’adozione di una dieta sana ed equilibrata, dall’altro va letto in un’ottica di accentuata sensibilizzazione a livello globale su tematiche ambientali e di sostenibilità che ha reso i consumatori  più consapevoli di come le proprie scelte d’acquisto vadano ad impattare non solo sul proprio benessere ma anche sull’ambiente circostante.

La domanda di prodotti biologici cresce in tutto il mondo

Secondo il rapporto "The World of Organic Agriculture - statistic and emerging trends 2023" pubblicato dall'Istituto svizzero di ricerca sull'agricoltura biologica FiBL e dall'Organizzazione Internazionale del Biologico IFOAM, le vendite globali di alimenti e bevande biologici hanno raggiunto quasi 125 miliardi di euro nel 2021, con una crescita del 4,2% rispetto al 2020, anno in cui, grazie alla spinta impressa dalla pandemia si è registrato un exploit dei consumi che ha determinato una crescita record superiore al 10%.

I paesi che detengono la maggiore quota di mercato sono gli Stati Uniti (39%), seguiti da Germania (13%), Francia (10%) e Cina (9%).

Italia leader dell’export bio

In questo panorama, l’Italia detiene una quota di mercato del 3,2%, collocandosi  al sesto posto della classifica mondiale, e al terzo di quella europea, scalando posizioni di anno in anno.

Intanto, anche la superficie dell’agricoltura biologica in Italia cresce: il nostro paese può contare su quasi 2,2 milioni di ettari di superficie dedicati al biologico che corrispondono ad una quota del 17% della superficie totale, la più alta in Europa, ferma ad una quota media del 9%.

Secondo le stime di Ismea, il valore della produzione è stato di 3,96 miliardi di euro nel 2021, in crescita dell’11% rispetto al 2020.

I prodotti bio italiani non sono apprezzati solo sul suolo nazionale, ma anche e soprattutto oltreconfine.  Secondo un’indagine condotta da Nomisma su 290 imprese alimentari e vitivinicole italiane, nel 2022 le vendite di prodotti agroalimentari italiani bio sui mercati internazionali hanno raggiunto i 3,4 miliardi di euro, mettendo a segno una crescita del 16% rispetto all’anno precedente.

Il riconoscimento del bio made in Italy sui mercati internazionali è testimoniato anche dalla crescita di lungo periodo (+181% rispetto al 2012, un valore quasi triplicato) e dalla quota di export sul paniere made in Italy (peso del 6% sull’export agroalimentare italiano totale nel 2022, a fronte di un 4% di dieci anni fa).

Tra i prodotti italiani biologici più richiesti ci sono il vino, l'olio d'oliva, i formaggi, i salumi, le conserve di pomodoro e la pasta.

I principali mercati di destinazione degli alimenti biologici italiani sono la Germania, la Francia, i Paesi Bassi, il Belgio, l’Austria ed i paesi scandinavi in Europa, mentre fuori dall’Ue sono molto apprezzati negli Stati Uniti, in Svizzera, nel Regno Unito, in Canada, Giappone ed in Cina.

Molti di questi paesi, tra l’altro, sono quelli in cui i consumatori sono maggiormente disposti a pagare per la qualità dei prodotti bio: la Svizzera è il paese in cui si spende di più al mondo (425 euro pro capite nel 2021), seguita dalla Danimarca (384 euro), il Lussemburgo (313 euro) e l’Austria (268 euro).

E la qualità dei prodotti biologici italiani è riconosciuta a livello internazionale grazie alla cura dei produttori per la salute delle piante, la qualità del suolo e l'uso di tecniche di coltivazione sostenibili. Gli alimenti biologici italiani sono inoltre certificati da enti indipendenti che garantiscono la qualità e la tracciabilità dei prodotti.

Anche l’attenzione per il packaging, un fattore a cui ormai almeno un consumatore su due presta attenzione, costituisce un valore aggiunto importantissimo per la produzione biologica italiana. Nell’industria alimentare, infatti, l’imballaggio è importante quanto il contenuto stesso: l’imballaggio alimentare commercializza il prodotto, ne prolunga la durata e facilita il trasporto a lunga distanza. Ecco perché negli ultimi anni il packaging alimentare è diventato più verde, spingendo i produttori ad abbandonare la plastica monouso e fornire imballaggi biodegradabili, riciclabili o riutilizzabili.

export bio made in italy

La promozione del bio Made in Italy nel mondo

Per promuovere l'agroalimentare italiano biologico nel mondo, le imprese italiane partecipano a diverse fiere internazionali dedicate al settore biologico, come BioFach a Norimberga, BioFarma a San Paolo e Natural & Organic Products Europe a Londra oltre al SANA di Bologna.

Un altro canale che negli ultimi anni sta acquistando sempre più importanza, inoltre, è quello digitale, sia in termini di promozione attraverso attività di digital marketing e digital advertising, che di vendita attraverso l’e-commerce.

Esistono anche diverse organizzazioni italiane che si occupano di promuovere l'agroalimentare italiano biologico all'estero, come ICE - Agenzia per la promozione all'estero e l'internazionalizzazione delle imprese italiane e FederBio - Federazione Italiana di Agricoltura Biologica e Biodinamica che hanno anche creato una piattaforma informativa dedicata: Ita.Bio.

Ita.Bio è la prima piattaforma a supporto dello sviluppo strategico del biologico italiano sui mercati internazionali, attraverso il monitoraggio e il rilevamento dei numeri chiave del bio all’estero e l’individuazione delle migliori strategie e delle opportunità di business per le imprese del settore.

Al suo interno, Ita.Bio offre i seguenti servizi:

  • Tracking & Market Measurement, per valutare le potenzialità dei mercati target e dimensionare l’export bio italiano;
  • Desk Ice FederBio, per definire le strategie sui mercati internazionali e varare un programma congiunto di azioni promozionali all’estero;
  • News & Networking, per fornire notizie aggiornate sul Bio Made in Italy e sui mercati internazionali.

In questo nuovo e mutato contesto di mercato, le aziende biologiche rappresentano un pezzo importante del percorso di valorizzazione del made in Italy all’estero, e possono svolgere un ruolo da protagoniste per la crescita del paese, a patto di saper intercettare ed agganciare i cambiamenti in atto investendo nell’internazionalizzazione e nella sostenibilità.