Albania: terra di opportunità per le imprese italiane

7 Febbraio 2024
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Nell’attuale panorama economico globale, l’Albania si rivela un mercato promettente per le aziende italiane. Con una crescita economica costante, bassa tassazione, forza lavoro qualificata a basso costo e una posizione geografica strategica, il paese dei Balcani rappresenta una scelta strategica per l'espansione internazionale delle imprese italiane.

Nonostante il rallentamento economico globale, l’Albania emerge come destinazione altamente attrattiva per le aziende italiane in cerca di nuove opportunità di investimento.

Il Governo albanese ha dimostrato una notevole capacità nel mantenere stabilità macroeconomica, bassa inflazione, tasso di cambio consolidato e crescita degli investimenti. In termini macroeconomici, l’Albania vanta un PIL di US$ 18,9 miliardi di dollari e un progressivo assestamento dei principali indicatori macroeconomici. La Banca Mondiale riporta un aumento del PIL albanese del +2,6% nel primo trimestre del 2023, trainato soprattutto dal settore dei servizi, seguito dalle costruzioni e dall’industria manifatturiera.  Si prevede inoltre una crescita dei consumi finali del +1,3% e una riduzione del debito pubblico al 63,5% del PIL alla fine del 2023.

Negli ultimi decenni, il paese ha compiuto progressi significativi in termini di governance economica e investimenti infrastrutturali, trasformando la sua economia interna centralizzata in un sistema aperto e orientato al mercato. Tra le altre cose, è stata istituita l'AIDA (Albanian Investment Development Agency), organismo utile a promuovere e attrarre investimenti esteri, semplificando le procedure amministrative e offrendo agevolazioni.

I settori con elevato potenziale di sviluppo, secondo l'AIDA, includono energia rinnovabile, settore minerario-petrolifero, turismo, manifatturiero, agricoltura, trasporti e telecomunicazioni.

Con una popolazione di circa 3 milioni di abitanti, l’Albania, inoltre, dispone di una forza lavoro giovane e motivata, con un’età media di 38 anni, e un crescente numero di professionisti qualificati e dotati di conoscenze linguistiche, in particolare in italiano.

I principali vantaggi offerti dalla “Porta dei Balcani” per le imprese che desiderano internazionalizzarsi riguardano dunque la posizione geografica favorevole, con facilità di accesso ai mercati europei e ai corridoi commerciali regionali, bassa tassazione, manodopera qualificata e conveniente, crescita economica e un regime fiscale favorevole.  

Non bisogna sottovalutare però alcuni elementi che potrebbero rendere difficoltoso l’ingresso nel mercato albanese, quali l’accesso al finanziamento, l’elevato livello di corruzione e la complessità della burocrazia. Tuttavia, con la strategia adeguata e l’assistenza di un esperto del mercato, è possibile superare tali sfide e capitalizzare sui reali vantaggi di uno dei mercati in crescita più promettenti.

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Rapporti con l’Italia

L’Italia riveste un ruolo cruciale nell’economia albanese con un interscambio commerciale di circa 3,6 miliardi di euro. Secondo gli ultimi dati INSTAT (Istituto Nazionale di Statistica albanese), l’Italia si conferma come il principale partner commerciale dell’Albania, rappresentando la destinazione del 43,9% delle esportazioni albanesi. In altre parole, quasi la metà delle esportazioni albanesi sono dirette verso il mercato italiano. In aggiunta, l’Italia detiene il primato di primo fornitore dell’Albania, contando per un quarto delle sue importazioni totali.

Un aspetto di altrettanta rilevanza nei rapporti tra i due paesi riguarda gli Investimenti Diretti Esteri (IDE), che negli ultimi anni hanno mostrato una forte tendenza positiva. A tal proposito, il governo albanese ha introdotto incentivi fiscali, tra cui sgravi e agevolazioni, per attrarre gli investimenti stranieri. Riforme come la parità di trattamento tra investitori stranieri e nazionali hanno permesso di rafforzare il business climate albanese. Gli IDE non solo sono aumentati in valore, ma si sono anche diversificati per settori e provenienza degli investitori. Ai settori tradizionali come finanza e telecomunicazioni, si sono aggiunti i settori dell'industria estrattiva, energia, immobiliare. 

Per quanto riguarda l’Italia, l’Albania rappresenta il 30° paese di destinazione degli IDE a livello mondiale. Le imprese italiane presenti in Albania sono in prevalenza di piccole e medie dimensioni, operanti principalmente nei settori dell’edilizia, dell’energia e dell’agroalimentare. Sono, inoltre, presenti alcuni gruppi industriali medio-grandi nei settori dell’energia e delle infrastrutture. La presenza imprenditoriale italiana in Albania è particolarmente consistente, con circa 2.675 imprese a partecipazione italiana attualmente operative nel paese. Ciò posiziona l’Italia come primo Paese per numero di aziende straniere attive in Albania. Tra queste ricordiamo Intesa San Paolo, Conad, Fattoria Italiana, Gruppo Edilcentro, Tod’s.

L’Italia e l’Albania, entrambe membri della NATO e del Consiglio d'Europa, mantengono strette relazioni diplomatiche e amichevoli. La presenza significativa di minoranze albanesi in Italia, tra cui gli arbëreshë, contribuisce a rafforzare i legami tra i due paesi.

L'Italia offre sostegno all'Albania nel suo percorso di integrazione europea. Recentemente, infatti, il Ministro degli Esteri italiano, Tajani, ha dichiarato che l’Albania è considerata un «Paese amico (…) che continueremo a sostenere nelle sue aspirazioni a entrare a far parte dell’Unione Europea».

Dove investire

Nel 2022, l’Italia ha registrato un aumento delle proprie esportazioni verso l’Albania (+7.4% vs 2021), rappresentando il 22% del totale delle importazioni albanesi. Tra i principali settori di attività vi sono quello tessile, calzaturiero, meccanico, agroalimentare, edile e chimico. Non meno interessanti in un’ottica di investimento sono i settori del turismo, energia e digitalizzazione.

Il settore tessile rappresenta la maggior parte delle esportazioni italiane in Albania con un valore pari al 27,5% sul totale delle esportazioni italiane verso il paese balcanico.

Al secondo posto in termini di importanza si colloca il settore agroalimentare (13,6%). I profondi legami storico-culturali tra l'Italia e l'Albania hanno favorito una diffusione significativa della cultura gastronomica italiana, evidenziata dalla costante crescita del volume delle esportazioni verso il mercato albanese. I prodotti italiani sono ampiamente presenti sia nella grande distribuzione che nella ristorazione. Va notata la rilevante quota di mercato occupata dal nostro caffè “espresso” che ha sostituito in gran parte il tradizionale caffè turco. Inoltre, recentemente sono stati introdotti con successo i vini biologici, molto apprezzati sia dai consumatori locali che da quelli stranieri.

I macchinari e le apparecchiature occupano da sempre una posizione di rilievo, contribuendo quasi all’8% dell’esportazioni totali verso l’Albania.

Nel contesto di tali settori, il Governo di Rama ha introdotto importanti modifiche attraverso il Pacchetto fiscale del 2019. Tra queste, spiccano:

  • la proposta di riduzione dell'aliquota IVA al 6% per i servizi pubblicitari offerti dai media audiovisivi (TV), con l'obiettivo di stimolare gli investimenti nella digitalizzazione;
  • la riduzione del 10% sull'aliquota IVA per la fornitura di autobus elettrici, per promuovere la transizione da autobus diesel a soluzioni più ecologiche;
  • il mantenimento di un regime esentasse sull'IVA per le importazioni di macchinari agricoli, con lo scopo di incoraggiare gli investimenti nel settore agricolo;
  • l’abolizione dell'IVA sulle importazioni di materie prime destinate alla produzione di medicinali nel paese, per sostenere e sviluppare il comparto farmaceutico locale. Inizio modulo

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l Governo Albanese, guardando anche all’eventuale ingresso nell’UE, ha approvato la Strategia Intersettoriale "Agenda Digitale dell'Albania 2015-2020" che promuove infrastrutture tecnologiche avanzate, la tutela online dei diritti di proprietà intellettuale e industriale e incentivi per l’innovazione e le start-up. Nel perseguire questi obiettivi, il governo mira a rafforzare l'economia digitale mediante l'assorbimento delle innovazioni tecnologiche provenienti dall'estero.

L’Accordo di Stabilizzazione e di Associazione (ASA) tra Albania e UE, tramite il pacchetto fiscale 2018, ha eliminato le tariffe doganali per oltre 60 prodotti tecnologici e ha applicato trattamenti preferenziali a prodotti provenienti dall’UE. I dazi di alcuni prodotti industriali, agricoli e da pesca sono stati totalmente aboliti.

Nonostante le opportunità, è essenziale riconoscere le sfide potenziali, tra cui la burocrazia farraginosa, l’elevata corruzione e le tensioni politiche e sociali, oltre ai problemi di natura doganale, che rendono le procedure non uniformi e che, quindi, richiedono una pianificazione accurata.

L'Albania si presenta come una terra di opportunità per le imprese italiane, con una crescita economica costante e una serie di incentivi governativi. Un approccio strategico e una comprensione approfondita del contesto locale sono fondamentali per mitigare i rischi e avviare un export di successo nel Paese delle Aquile.

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