Eccellenza e innovazione: il ruolo chiave della componentistica automobilistica italiana nel contesto globale

4 Aprile 2024
Eccellenza e innovazione il ruolo chiave della componentistica automobilistica italiana nel contesto globale-cover

L’industria della componentistica automobilistica italiana rappresenta un pilastro solido dell’economia nazionale, mostrando notevole resilienza e competitività su scala globale. Nonostante l’instabilità internazionale e la conseguente contrazione economica, il settore continua a registrare un aumento delle esportazioni e una forte propensione all’innovazione e all’internazionalizzazione.

Con la sua ricca tradizione, l’industria della componentistica automobilistica italiana, svolge un ruolo cruciale nello sviluppo economico del Paese. La sua importanza si estende lungo l’intera catena del valore dell’automotive, dall’ideazione e progettazione di veicoli e componenti, fino alla produzione e commercializzazione dei beni finiti. La proposta di valore unica dell’Italia è fondata su diversi pilastri, tra cui un ecosistema dinamico e fertile e la disponibilità di manodopera altamente qualificata.

L’Italia si colloca tra i principali produttori in Europa, vantando oltre 2.167 aziende attive che hanno impiegato circa 167.000 addetti e generato un fatturato complessivo di 55,9 miliardi di euro nel 2022, secondo i dati forniti dall’ANFIA (Associazione Nazionale Filiera Industria Automobilistica). Proprio nel 2022 la filiera ha consolidato la ripresa iniziata l’anno precedente, recuperando in gran parte i livelli di attività precedenti alla pandemia: quasi la metà delle imprese ha visto una crescita di fatturato superiore al 10%, e questa tendenza positiva ha coinvolto tutte le categorie di fornitori, con risultati particolarmente brillanti per gli Engineering & Design (+17,4%), gli specialisti del motorsport (+14,5%) e i subfornitori, soprattutto quelli specializzati nelle lavorazioni (+14,2%).

Parallelamente, si è registrato anche un forte balzo in avanti delle esportazioni che, nel 2022 hanno evidenziato una crescita del +7,1% rispetto all’anno precedente, raggiungendo il valore complessivo di 23,5 miliardi di euro e rappresentando circa il 3,8% dell’intero export italiano. Questa crescita coinvolge tutti i maggiori paesi dell’area UE, EFTA e UK, ad eccezione di Danimarca (-11,6%), Portogallo (-0,1%) e Svezia (-11,2%). Nei paesi extra-UE, si osservano cali nelle esportazioni verso la Russia, la Cina, gli Stati Uniti e il Brasile. Tuttavia, le esportazioni verso i paesi dell'UE27 hanno registrato un aumento del +8,3%, rappresentando il 64,6% dell'export totale e generando un avanzo commerciale di 2,8 miliardi di euro nel 2022.

In merito alla tipologia di componenti, si nota una tendenza alla crescita dell’export di motori, mentre si registra una contrazione dell’import. Si riducono i volumi di componenti infotainment sia importati che esportati, così come i volumi esportati di componenti in gomma. Tuttavia, si evidenzia un aumento sia dell’import che dell’export dei componenti elettrici e parti meccaniche. Tra i principali prodotti, spiccano per il loro saldo positivo le seguenti voci: parti ed accessori destinati al montaggio (+2,2 miliardi di euro), ponti con differenziale (+1,2 miliardi), motori e parti di motore (+1,2 miliardi), freni (+1,1 miliardi), parti ed accessori di carrozzerie (+725 milioni) e pompe (+342 milioni).

Inizio modulo

L'industria del comparto automobilistico italiano è caratterizzata dalla presenza di diversi poli produttivi distribuiti su tutto il territorio nazionale. Le regioni chiave per la produzione includono il Piemonte, leader nazionale, con circa il 34% sia del fatturato che delle imprese insediate, a cui seguono la Lombardia (il 26,9%) e l’Emilia-Romagna (il 10,6%) che, nel complesso, coprono più del 70% del totale. Nel Nord Est si distingue il Veneto (l’8,9%), nel Centro Italia la Toscana (il 3,1%) e nel Mezzogiorno la Campania (il 3,4%).

L’Italia si conferma, inoltre, come uno dei principali protagonisti nell’export automobilistico in generale. Nei primi dieci mesi del 2023, le esportazioni hanno raggiunto quota 38,5 milioni di euro, rappresentando il 7,4% delle esportazioni totali ed evidenziando una crescita del +17,6% rispetto al periodo precedente. Secondo le previsioni dell’Osservatorio Economico del MAECI, l’Italia mantiene una posizione di rilievo al 10° posto nel ranking globale nel settore automotive per i primi dieci mesi del 2023, con una quota di mercato del 3%. L’Europa rimane il principale partner commerciale dell’Italia nel settore automobilistico, rappresentando il 71,8% delle esportazioni nei primi dieci mesi del 2023, seguita dagli Stati Uniti (17%) e dai paesi asiatici (8,2%). Tra i paesi europei, in particolare, la Germania si conferma come il principale destinatario dell’export italiano, con una quota di 7,5 milioni di euro, seguita da Spagna (4,7 milioni di euro), Francia (4,5 milioni di euro) e Polonia (2,3 milioni di euro).

E tutto ciò nonostante il settore si trovi oggi di fronte a sfide dinamiche importanti, che includono la fluttuazione dei prezzi delle materie prime, la crescente concorrenza e la necessità di adattarsi alle nuove tecnologie. L’industria della componentistica made in Italy, infatti, sta vivendo un momento cruciale di trasformazione che implica il passaggio verso una mobilità  più sostenibile e intelligente, per rispondere  alle nuove esigenze dei consumatori e per adattarsi ai criteri che regolano le politiche pubbliche e la concessione degli  incentivi. L’Italia si posiziona al 3° posto nell’Unione Europea per numero di  vetture eco-friendly, dimostrandosi all’avanguardia in questo cambiamento di paradigma, coerentemente con le nuove indicazioni della Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD), approvata dal Consiglio Europeo nel 2022, e grazie al supporto delle politiche nazionali e agli incentivi per l’acquisto di veicoli a basse emissioni.

In conclusione, nonostante le sfide, l'export di componentistica automobilistica italiana mantiene una posizione di rilievo sulla scena mondiale. La filiera della componentistica si presenta in buona salute, dimostrando consapevolezza delle sfide future e un impegno verso la sostenibilità e l'adattamento alle nuove tendenze del settore. Per mantenere la sua leadership, l'industria italiana dell’automotive dovrà tuttavia continuare ad investire in ricerca e sviluppo, concentrando gli sforzi su progetti volti a migliorare l'efficienza energetica, la sostenibilità e l'integrazione di tecnologie avanzate nelle componenti automotive.

Eccellenza e innovazione il ruolo chiave della componentistica automobilistica italiana nel contesto globale-infografica